Stats Tweet

Ponge, Francis.

Poeta francese. Stabilitosi a Parigi nei primi anni Venti, entrò in contatto con J. Paulhan e con il gruppo della "Nouvelle revue française". Nel 1937 si iscrisse al Partito comunista e prese parte alla Resistenza. Il suo esordio poetico risale al 1926, quando pubblicò la raccolta Douze petits écrits, ancora lontana dall'intenso lirismo e dalle sperimentazioni di scrittura automatica dei surrealisti, ai quali si sarebbe unito nel 1929. Nel 1942 conobbe il successo con Le parti pris des choses, cui fecero seguito Proèmes (1948), La rage de l'expression (1952), Le grand recueil (1961), Nouveau recueil (1967), La fabrique du pré (1971), Pratiques d'écriture ou l'inachèvement perpetuel (1984). P. fu anche autore di scritti critici e teorici (Discours sur la méthode,1946; Pour un Malherbe, 1965), nei quali teorizzò una rifondazione del linguaggio basata sul primato dell'oggetto; il poeta può solo osservarlo e descriverlo, nell'intento di pervenire a formule espressive chiare e impersonali, soprattutto mediante un uso appropriato dell'etimologia, dell'anagramma, del neologismo. Riconosciuto da Sartre come poeta rappresentante dell'Esistenzialismo, P. ebbe un ruolo importante nella nascita del Nouveau roman e un notevole influsso su Tel Quel, cui inizialmente aderì. P. fu inoltre apprezzato autore di opere figurative (Le peintre à l'étude, 1948; De la nature morte à Chardin, 1964; L'atelier contemporain, 1977); interessante, anche dal punto di vista documentario, la sua corrispondenza con Paulhan, pubblicata nel volume Correspondance: 1923-1968 (1986) (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup 1988).